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1.
€ 48,00
EAN-13: 9788838775117
Cisterna Alberto | De Simone Maria Vittoria | Frattasi Bruno | Gambacurta Stefano
Codice antimafia
Edizione:Maggioli Editore, 2013
Collana:Collana Legale

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Indicativamente procurabile in 10-15 giorni lavorativi
Info disponibilitàRifornimento in corso
Prezzo di acquisto€ 48,00
DescrizioneIl presente volume intende aggiornare la prima versione del “Commento al Codice antimafia”, opera curata dai medesimi autori nel 2012. Le modifiche apportate al corpo del Codice, ad appena un anno dalla sua entrata in vigore, dal primo decreto correttivo (d.lgs. 218/2012) e dalla legge di stabilità 2013 (L. 228/2012) hanno infatti reso necessario un aggiornamento e, per alcuni temi, una profonda riscrittura del testo. È il caso delle disposizioni concernenti la documentazione antimafia, ampiamente modificate dal decreto correttivo, e di quelle relative all’Agenzia nazionale dei patrimoni di mafia, incisivamente riviste dalla legge di stabilità. Questo ha richiesto l’integrazione di una nuova Parte III interamente dedicata all’ANBSC e la revisione dell’intero volume per le parti riguardanti la c.d. certificazione antimafia e le misure di prevenzione. Più che una seconda edizione, quindi, un vero e proprio nuovo commento al Codice antimafia con l’intento, sempre, di rendere un servizio utile ai tanti (magistrati, avvocati, amministratori giudiziari, personale del ministero dell’Interno) che quotidianamente sono chiamati a presidiare la legalità democratica in questa frontiera del Paese. Alberto Cisterna Magistrato di Cassazione. Maria Vittoria De Simone Sostituto Procuratore della Direzione Nazionale Antimafia. Bruno Frattasi Direttore dell’Ufficio per gli Affari Legislativi e le Relazioni Parlamentari del Ministero dell’Interno. Stefano Gambacurta Vice-Prefetto presso il Ministero dell’Interno.

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2.
€ 64,00
EAN-13: 9788838782732
Ferraro Franco | Gambacurta Stefano
Anticorruzione
Edizione:Maggioli Editore, 2013
Collana:Collana Legale

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Prezzo di acquisto€ 64,00
DescrizioneLa legge n. 190/2012 è un contenitore di riforme unite dal “filo rosso” della prevenzione dei fenomeni di corruzione e di maladministration che investe diverse branche del diritto amministrativo e, naturalmente, del diritto penale, introducendo istituti profondamente innovativi. L’opera, aggiornata con le più recenti ricostruzioni della dottrina e della giurisprudenza, approfondisce tutti i diversi aspetti regolati o modificati dalla legge n. 190/2012, collocandoli in una prospettiva organica che si prefigge di superare la frammentarietà e il carattere “pulviscolare” delle diverse norme. Gli Autori, quindi, non si limitano all’illustrazione delle singole disposizioni della legge, ma esaminano gli istituti in una prospettiva complessiva riuscendo a restituire un quadro completo della riforma sulla scorta delle indicazioni provenienti dalla Convenzione ONU di Merida e delle due Convenzioni approvate dal Consiglio d’Europa. In particolare, il libro affronta i nuovi compiti della CIVIT e  dei Responsabili della prevenzione della corruzione; i contenuti dei Piani anticorruzione; il nuovo Testo unico delle norme sull’incandidabilità (D.Lgs. n. 235/2012); le disposizioni che hanno dettato una disciplina organica del conflitto di interessi nell’ambito della pubblica amministrazione contenute nel D.Lgs. n. 39/2013; la nuova disciplina delle white list, attuata con il D.P.C.M. 18 aprile 2013;  il nuovo Codice di comportamento dei pubblici dipendenti; le norme sulla trasparenza nella pubblica amministrazione che, con il D.Lgs. n. 33/2013, hanno introdotto l’istituto dell’accesso civico e un meccanismo di tendenzialmente completa pubblicità dell’attività amministrativa sul modello del Freedom of Information Act statunitense. Una parte importante dell’opera è infine dedicata all’approfondimento della riforma dei delitti di concussione e di corruzione, pubblica e tra privati, anche alla luce dei diversi orientamenti assunti sul punto dalla Corte di Cassazione che hanno portato ad invocare l’intervento delle Sezioni Unite.

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3.
€ 32,00
EAN-13: 9788838768609
Cisterna Alberto | De Simone Maria Vittoria | Frattasi Bruno | Gambacurta Stefano
Commento al codice antimafia
Edizione:Maggioli Editore, 2011
Collana:Legale - Trattato di Diritto civile

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DescrizioneL’Opera illustra tutte le novità che il Codice antimafia ha introdotto in due settori fondamentali della legislazione contro la criminalità organizzata: le misure di prevenzione e la documentazione antimafia. Si tratta di due partizioni nevralgiche che l’ordinamento giuridico ha approntato in alcuni decenni (a decorrere almeno dalla legge 575 del 1965, istitutiva delle misure di prevenzione personali antimafia) e che necessitavano di una manutenzione capace di coordinare ed aggiornare trame normative fin troppo sfilacciate e disomogenee. Il “testo unico”, voluto dal Parlamento all’unanimità con l’approvazione delle deleghe recate dalla legge 136 del 2010 (il cd. Piano straordinario antimafia), ha richiesto una duplice modalità d’intervento: da un lato si è provveduto a riassumere, con finalità meramente compilative, l’insieme delle disposizioni che regolamentavano, attraverso un pulviscolo di disposizioni, la complessa materia delle misure di prevenzione personali e patrimoniali; dall’altro si sono modificate e aggiornate quelle regole che apparivano più usurate dal tempo, attuando anche complesse riscritture (è il caso dei diritti dei terzi nelle procedure di prevenzione). Il risultato finale è di buon livello, poiché finalmente l’operatore giudiziario e la dottrina si possono confrontare con una tavola di disposizioni organicamente ripartite e depurate  di defatiganti ed incerti rinvii da un testo legislativo all’altro con un range temporale che andava, almeno, dalla legge 1423 del 1956 sino al decreto-legge 187 del 2010. Il Codice, da questo punto di vista, assolve una funzione preziosa e il Libro I è analiticamente esaminato nel corpo dell’Opera con una minuta attenzione alle modifiche apportate ai testi previgenti e alle conseguenze applicative di tali innovazioni. Parimenti importante è la modifica che il Libro II ha introdotto nel regime della cd. documentazione antimafia, ossia nell’insieme delle norme che disciplinano le procedure di controllo volte ad impedire le infiltrazioni mafiose nel delicato settore della negoziazione pubblica. Era da oltre un decennio che si attendeva una complessiva opera di risistemazione delle fonti in questa materia, innalzando al rango primario di legge una serie di disposizioni regolamentari e, finanche, di circolari che avevano, nel tempo, supplito alle carenze di una attività normativa ancora sprovvista di una reale, condivisa ispirazione di fondo. Si tratta di questioni molto delicate che attengono all’efficace regolazione del mercato dei contratti pubblici e che, in difetto di un quadro strategico capace di dare organicità e forza all’intero settore della prevenzione amministrativa antimafia, rischiavano di restare insolute, continuamente esposte ad interventi frammentari e incompleti. Il Libro II, oggetto di una fine e preziosa analisi nel corpo della presente Opera, delinea oggi un perimetro sufficientemente ampio entro cui ricomprendere porzioni fondamentali di questa attività preventiva: si pensi, per tutti, all’accesso ai cantieri disposto dai prefetti ai sensi del D.Lgs. 150 del 2010 e oggi incastonato nel Codice in concordanza con il rilascio di tutte le tipologie di certificazioni antimafia. Resta il rammarico per la soppressione, all’esito dell’iter consultivo parlamentare, dell’originario Libro I che avrebbe dovuto ricomprendere le norme di diritto sostanziale e processuale che regolano il contrasto alle mafie. L’assenza di una delega che autorizzasse il Governo a riscrivere, o anche solo armonizzare, il testo delle disposizioni in materia ha, alla fine, consigliato l’eliminazione dallo schema di decreto legislativo di questa porzione, assai rilevante, della normativa antimafia. Da questo punto di vista, il Codice antimafia è un’opera incompleta, ma l’impegno assunto sembra essere quello di provvedere al più presto alla sua integrazione, offrendo così definitivamente agli operatori un corpus unitario di regole che guidi e orienti nella lotta alla criminalità organizzata. Materia ancor oggi troppe volte esposta alle bizzarrie e stravaganze di taluno che profitta dell’assenza di una cornice univoca di riferimento per fare della lotta alla mafia un palcoscenico mediatico e non un’officina di buone prassi o un esercizio di trasparenza.       Alberto Cisterna Procuratore aggiunto della Direzione Nazionale Antimafia. Maria Vittoria De Simone Sostituto Procuratore della Direzione Nazionale Antimafia. Bruno Frattasi Prefetto, Direttore dell'Ufficio Coordinamento e Pianificazione delle Forze di Polizia. Stefano Gambacurta Vice-Prefetto in L’Aquila.

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